Michela ha 12 anni. Longilinea, due meravigliosi occhi verdi, capelli lunghi. Un maschiaccio nei modi. Soprattutto non parla. Osserva. La incontro nel mio servizio in riparto, quando sostituisco la Capo, partita per l’Erasmus. Scruta tutto quanto succede intorno, a me, alle guide. Mi propongo dopo qualche settimana, a fine riunione, di darle un passaggio: ne approfitto per chiederle qualcosa…mi guarda, sorride, non parla. Arrivata a destinazione, apre la portiera, mi guarda, chiude e se ne va. La situazione si ripete più volte al termine delle riunioni successive.
Il suo sguardo era stato eloquente……
Decido di entrare in quel silenzio….in punta di piedi…
Osservando, riunione dopo riunione, le sue capacità manuali e la precisione in alcuni giochi, le propongo di realizzare 7 vetrate per la notte di Pasqua: cartoncino nero in grande formato e carta velina; serviranno per accompagnare le 7 letture della Veglia Pasquale e renderne più fruibile il contenuto. Annuisce. Sarà anche l’occasione per conquistare la specialità di decoratrice.
Ci incontriamo tutti i pomeriggi della settimana che precede la settimana santa, dalle 16 ad oltranza…Una pazzia…con gli esami da preparare….
Disegniamo, ritagliamo, incolliamo…..io parlo…di me…lei ascolta…
a volte sorride..
Dopo alcuni giorni, si aggiunge qualche guida più grande….incuriosita dal lavoro in corso…inizia ad apprezzare le doti di Michela…e ad avere grande rispetto per quel lavoro ben fatto…
Si procede serenamente…senza contare il tempo…
Un pomeriggio arrivo con forte ritardo…trovo Michela a coordinare il lavoro…con attenzione e precisione…Abbiamo poco materiale, cartoncino e veline colorate…dobbiamo farcelo bastare…Si utilizzano anche i ritagli più piccoli…per ottimizzare…
La preparazione delle vetrate parte dalla lettura e dal rendere graficamente il senso profondo del testo…si ragiona un po’ su questo ogni volta…Michela comincia a tirar fuori qualche parola, a volte utilizza dei disegni…
Ha delle meravigliose intuizioni..che forse neanche lei comprende fino in fondo…e neanche io…Cerco di valorizzarle…accogliendo le sue proposte…
Non sono abile nel disegno e questa mia incapacità è il terreno migliore perché lei venga fuori con i suoi talenti….La osservo…giorno dopo giorno…prendere in mano la situazione…comprendere le mie difficoltà e sorriderne…
Quella settimana scandita da una relazione educativa in crescendo…culminata con l’apprezzamento unanime della comunità per questa suo gesto di servizio….è stata prodromo essenziale di una vera e propria resurrezione……di cui sono testimone
Non conoscevo il motivo per cui usasse così poco le parole…..ma questo dato non era importante per me..
Lei cresceva e tappa dopo tappa, superando le prove previste per le guide…è diventata una brava C. Sq….
Quella settimana investita nella costruzione di una nuova relazione….mi ha dato la possibilità per i successivi 10 anni di essere compagna privilegiata di Michela nell’avventura educativa…
… percepiva che in lei vedevo quel che avrebbe potuto diventare ….e si fidava
Negli anni successivi mi ha inoltrato ogni giorno un numero “importante” di messaggi … una successione serratissima di domande esistenziali a cui per i primi tempi potevo rispondere solo con 1 squillo= sì, 2 squilli= no: il mio telefono non era abilitato all’invio. Poi, attivata la funzione, le bollette sono diventate salatissime…ma bisognava spendersi per quello in cui si crede..
Michela a 16 anni diventa una Scolta…mi ha sempre accanto, come Capo Fuoco. Passo dopo passo, uscita dopo uscita, route dopo route, …la relazione matura….
La vita scout e il suo stile essenziale aiuta ad andare al centro delle cose…Si gioisce delle cose semplici, a non dipendere da falsi idoli, a scegliere carta alla mano la direzione giusta, ad avvicinarsi piano piano all’Invisibile…
Viviamo insieme tanti momenti forti… momenti di luce, …ma in altri si torna indietro….silenzi, chiusure….aggressività…
Una tale relazione educativa comporta anche i suoi rischi…Non era me che doveva seguire…ma Altro…
….il metodo degli Scout d’Europa nella sua articolazione di obiettivi e mete ben definite…mi ha offerto il gancio per mettere in sicurezza il percorso: la direzione spirituale. É una proposta già per le Capo sq che poi in crescendo diviene meta personale intorno ai 19 anni…
Sento che è il momento e spingo l’accelleratore…
Basta messaggi, passiamo in chiaro…. Chiudo il cellulare finché non si decide a scegliere il suo direttore spirituale. Ne ha incontrati tanti di sacerdoti in questi anni, eccezionali compagni di viaggio nelle nostre avventure -….
Seppur con enormi difficoltà inizia un’esperienza determinante per la sua maturazione affettiva e spirituale….
La relazione educativa prende la giusta piega…É il momento della partenza.
Oggi Michela è sposa, mamma di 3 bambini, insegnante. Continua con zelo e passione il suo cammino nella pastorale familiare. Le sue parole…sono sempre pesate…ma perché ora … sanno di sapienza.
Laura Galimberti