Search

Quei doni nascosti …. nella mia vita

Mi fermo a pensare, come suggerito, ai doni di Dio riletti nella mia vita….provando ad andare in profondità… Credo oggi di poterne riconoscerne due più di tutti: la fortezza e il consiglio.

Nel dolore il dono della fortezza

Sono tante le esperienze personali che mi hanno portato ad affrontare momenti di difficoltà fin da ragazza: la perdita di mio padre a 20 anni mi ha costretto ad affrontare velocemente le responsabilità della vita: lavorare per mantenere la famiglia, problemi economici improvvisi, responsabilità anticipate. Poi la perdita di un bambino tanto cercato e la consapevolezza che il tempo scorreva e le possibilità naturali si assottigliavano sempre di più.

Momenti difficili da affrontare, con periodi di sconforto, buio in cui il Signore non mi ha mai abbandonato anche quando non me ne accorgevo e la paura e la rabbia riempivano il mio cuore. Non vedevo i doni che lo Spirito Santo mi metteva sulla strada.

Uno scrittore dei primi secoli del Cristianesimo paragonava infatti lo Spirito Santo all’allenatore e l’allenatore prepara alla fatica.

Rileggendo ora questi “dolori”, alla luce di quella che sono diventata oggi, posso vedere chiaramente che quel dono c’era già e mi stava “allenando”. Ecco, io penso che la donna che sono oggi è stata allenata perché doveva prepararsi ad affrontare delle sfide molto importanti.

In età adulta mi sono dovuta prendere cura di mia madre e successivamente di mia suocera, vivendo con loro ed occupandomi delle loro necessità finché ne hanno avuto bisogno e non sarei mai stata in grado di farlo se non avessi vissuto l’esperienza che ho avuto dopo la morte di mio padre, quando all’improvviso mi sono ritrovata, a soli 20 anni, a diventare “capofamiglia”.

Nove anni fa invece ho avuto la gioia di poter dire SI e diventare così una madre adottiva. Ma la preparazione che ho dovuto fare, insieme a mio marito, è stata lunga e faticosa e non avrei mai potuto affrontarla se non avessi comunque vissuto il dolore di una perdita così importante e la profondità dell’amore che avrei potuto comunque dare.

I doni erano intorno a me, nella mia famiglia, sia quella di origine sia quella che mi sono costruita. E, prendendomi cura di ciascuno, mi sono sentita a mia volta amata, un amore che mi caricava ogni volta e non mi faceva sentire mai sola.

Dal superamento delle difficoltà il dono del consiglio

Il secondo dono è invece arrivato, o almeno io l’ho riconosciuto, in età adulta.

Le esperienze difficili ti rendono più forte. Così mi sono resa conto che potevo sostenere anche altri e sono tornata a dire SI, oltre che alla mia famiglia, anche agli altri, nel servizio all’interno del mio gruppo scout e, da quest’ anno, anche all’interno della parrocchia in modo più assiduo.

Scoprire il progetto d’amore che Dio ha su di noi e la strada giusta per realizzarlo ci aiuta ad ascoltare di più gli altri e a diventarne consiglieri, forti delle nostre esperienze di fede.

Sicuramente ci sono altri doni nella mia vita… Dovrò trovare più spesso il tempo di rileggerla per scovarli, passo dopo passo.

Lorena, RM 25

Altre novità dal mondo Scout