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Nuove consapevolezze, per nuove opportunità educative


Un contesto diverso, quello attuale, che interpella ciascuno nel profondo. “Oggi nella giornata del ricordo, più che di sfide o emergenze, vogliamo parlare di vere opportunità educative”. Questo l’orizzonte a cui è chiamato il mondo dello scautismo, per don Stefano Zeni, di recente nominato Assistente Generale degli Scout d’Europa. “L’impegno resta accogliere nel profondo le persone e accompagnarle a scelte di vita belle, profonde, mature. Educare oggi non è più difficile rispetto al passato” sottolinea. “Le condizioni sono diverse e non possiamo affidarci agli schemi che abbiamo ereditato: dobbiamo acquisire nuove consapevolezze educative. Innanzitutto, mettendo da parte i sussulti nostalgici e gli amaracord, dobbiamo accettare che “le cose vecchie sono passate e ne sono nate di nuove” (cf. 2Cor 5,17). Oggi il contesto di vita è diverso. Non ha senso usare l’espressione «ai miei tempi», o peggio ancora «si è sempre fatto così», per valutare il presente. Come educatori dobbiamo invece accettare il più serenamente possibile il qui ed ora, per costruire non solo il futuro, ma anche il presente. E poi dobbiamo sforzarci di imparare un linguaggio nuovo, un modo differente di dire e di fare le cose; solo così riusciremo a trasmettere non solo belle nozioni ma uno stile di vita improntato al rispetto, al confronto, al servizio”.

Don Stefano, 51 anni, nato a Rovereto, è sacerdote dal 1998 dell’Arcidiocesi di Trento. Licenza in Scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico e Dottorato di ricerca in Teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana, è attualmente Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Romano Guardini” a Trento, dove insegna Nuovo Testamento.

“Non ho fatto studi specifici legati all’affascinante mondo delle scienze della formazione. Non sono un professionista nel campo dell’educazione, eppure sento di avere anch’io un ruolo educativo, al pari di quanti, a vario titolo, sono chiamati ad accompagnare, in maniera permanente, ragazzi, giovani, adulti nel cammino della vita. E questa missione da un lato mi affascina, dall’altro mi spaventa.

L’educazione è essenziale per la crescita delle nuove generazioni e per lo sviluppo dell’umanità, ma non è un processo automatico. Richiede libertà e responsabilità. Non può essere eseguita meccanicamente: è necessario mettersi in gioco, accettando limiti e insuccessi, e confrontandosi con variabili indipendenti da noi. Educare non ha risultati immediati, ma richiede l’impegno e la gioia dei tempi lunghi”.

Il Consiglio Episcopale Permanente della CEI lo ha nominato Assistente Generale degli Scout d’Europa nella sessione del 20/22 gennaio 2025. Autore di numerose pubblicazioni, sia scientifiche che divulgative, fino al 2023 è stato Assistente del Gruppo FSE Pergine 1 San Giovanni Bosco e dal 2018 Assistente Nazionale della Branca Guide.

L’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (della Federazione dello scautismo europeo – FSE) è stata costituita a Roma il 14 aprile del 1976. Riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica n.240 il 18 marzo 1985 e dalla Conferenza Episcopale Italiana nel 1998 oggi conta 20.132 iscritti in 181 gruppi di 61 diocesi. Obiettivo principale contribuire alla formazione religiosa, morale e civica dei giovani attraverso il metodo scout, nello spirito del fondatore del movimento Lord Baden Powell e nella tradizione dello scoutismo cattolico. INFO

Aderisce all’Unione Internazionale delle Guide e Scouts d’Europa (UIGSE-FSE) organizzazione non governativa con Statuto partecipativo presso il Consiglio d’Europa, riconosciuta dal Pontificium Consilium pro Laicis con Decreto 1130/03/AIC-a del 26/8/2003 come associazione privata internazionale di fedeli di diritto pontificio e nel 2006 con decreto definitivo. Nata nel 1956 in Germania è presente attualmente in 27 Paesi in Europa e America (Albania, Austria, Belgio, Bielorussia, Brasile, Canada, Croazia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Paesi Bassi , Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Ucraina, Ungheria), in una fraternità scout oltre i confini nazionali.

Da quasi 70 anni, con oltre 73.000 membri, è attivamente coinvolta nella vita civile di questi paesi e del continente. Ha uno status partecipativo nel Consiglio d’Europa, è impegnata nella difesa della famiglia e della dignità della persona umana. Questo movimento educativo, complementare alla famiglia, lavora con un approccio di educazione integrale, che comprende tutte le dimensioni dell’essere umano e indica una via per i giovani verso una vera libertà personale e la capacità di impegnare la propria vita per le proprie convinzioni e al servizio del prossimo. Trae le sue origini dall’antropologia cristiana, dall’insegnamento sociale della Chiesa e dallo scautismo di Lord Baden-Powell. Tutte le Associazioni membre dell’UIGSE-FSE praticano lo scautismo tradizionale, sulle basi stabilite da Robert Baden Powell. Accolgono pienamente l’eredità dei Fondatori dello scautismo cattolico: padre Jacques Sevin, il conte Mario di Carpegna, il professor Jean Corbisier. Il testo della Legge, della Promessa, dei Principi e del Cerimoniale, comune a tutte le associazioni UIGSE-FSE, appartiene a questa eredità.

L’Unione Internazionale accoglie al suo interno anche Gruppi ortodossi in Romania e una associazione evangelica in Germania. Un’esperienza significativa per l’unità dei cristiani
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