Riportiamo qui di seguito il testo del saluto che il Presidente Marco Platania ha fatto pervenire a nome dell’Associazione e che è stato letto al termine del funerale di don Abramo Dal Colle, già Assistente Generale dell’Associazione, a Sant’Elena sul Sile il 19 giugno 2019: In calce alla pagina il link all’omelia del Vescovo di Treviso, S. Ecc. Mons. Gardin, pronunciata nella stessa occasione.
A nome del Presidente, del Consiglio Direttivo e di tutta l’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici, esprimo il profondo e commosso cordoglio per il ritorno alla Casa del Padre di don Abramo e il nostro grazie al Signore per avercelo donato.
Fin dalla costituzione dell’Associazione, e per quasi venti anni, don Abramo è stato il punto di riferimento della sezione femminile, lasciando – in particolare nella Branca Scolte, di cui è stato ininterrottamente Assistente Nazionale dal 1976 al 1994 – la sua impronta indelebile.
Alle doti intellettuali e culturali di studioso e biblista, don Abramo coniugava una grande capacità pastorale nell’ascolto e nel creare relazioni profonde, con le quali ha accompagnato la crescita e la maturazione delle tante ragazze incontrate, prima nei “Ceppi” e poi nei Gruppi di Treviso, nei tanti campi scuola, nella Pattuglia Nazionale Scolte.
Come Assistente Generale dell’Associazione, nel triennio 1991/1994, ha avuto il merito, in una situazione associativa non facile, di intraprendere il percorso che avrebbe successivamente portato al riconoscimento ecclesiale dell’Associazione, aprendo una strada agevolmente percorsa da chi è venuto dopo di lui.
Sua è, infatti, l’elaborazione del concetto distintivo di “specifica pedagogia“, riferita alla peculiare applicazione del metodo scout nella nostra Associazione; concetto fatto proprio dal Santo Padre Giovanni Paolo II nel suo discorso in occasione dell’udienza concessa a San Pietro ai partecipanti all’Eurojamboree del 1994. Questo stesso concetto, in seguito, si è rivelato come elemento qualificante, sul quale si è fondato il riconoscimento da parte della Conferenza Episcopale Italiana della nostra Associazione, avvenuta nel 1998.
Con il cuore pieno di gratitudine lo affidiamo alla Misericordia del Padre, nella certa speranza che il Signore l’abbia già accolto nella schiera dei suoi Santi, tra i servi buoni e fedeli, ma anche nella certezza che l’Associazione potrà sempre contare sulla sua intercessione.
