David Sassoli a 14 anni, Capo Squadriglia degli Aironi nel Riparto ASCI Roma 32

È tornato al Padre un amico.
Molti avranno avuto questa sensazione, pur non avendolo mai conosciuto di persona. Sì, perché David ha incarnato in modo efficace l’essere amico di tutti, non a parole, ma sul serio, per il piacere di entrare subito in relazione con le persone che incontrava.
È stato mio Capo Squadriglia ai tempi dell’ASCI e gli sono succeduto alla guida dei Castori del Roma 32. Se volete farvi un’idea di com’era, dovete avere presente la caratteristica che B.P. considerava decisiva per la scelta di un Capo Squadriglia – quello che sputa più lontano – e avrete inquadrato David. Un leader naturale. Uno di quelli che non devono sgomitare, non devono screditare gli altri per emergere: la correttezza, la cortesia e la passione che metteva in tutto ciò che faceva, sono stati i suoi punti di forza.
Fin da giovane appassionato di politica (…non dei partiti) e del giornalismo, è riuscito ad eccellere in entrambi i campi. Ma, nonostante i successi professionali, con tutti è rimasto sempre lo stesso David: affettuoso, sorridente, disponibile.
In tutti questi anni, anche se la vita ci ha condotto per strade diverse, ci siamo ritrovati molte volte ed ora ho un rammarico: non sono riuscito a fargli incontrare gli Scouts d’Europa. Perché, oltre che un validissimo Capo Scout, David è stato un europeista convinto e competente. Vale la pena citare, per esempio, che in un passaggio del suo discorso di insediamento alla presidenza del Parlamento Europeo, le motivazioni che poneva alla base della necessità di un’Europa unita sono le stesse che spinsero, nel 1956, quei giovani lungimiranti a dar vita agli Scouts d’Europa.
Nell’estate 2019, dopo la sua elezione a Presidente, ho provato a portarlo all’incontro finale dell’Euromoot, nell’Aula Paolo VI. Lui sarebbe voluto venire, ma ci siamo dovuti arrendere alle rigide regole protocollari delle istituzioni internazionali. Così ho ripiegato su un’intervista, che mi ha promesso l’ultima volta che ci siamo visti… ma, purtroppo, non c’è stato il tempo.
Allora riporto alcune frasi estrapolate dal ricordo di David pubblicato dal suo staff. Non sono le sue parole, è la sua vita. “… partecipando attivamente alla causa del bene comune con curiosità e passione indomabili … erano ben saldi i valori umani di riferimento: lealtà, coerenza, educazione, rispetto … i suoi insegnamenti: mai fingere, mai alimentare polemiche, spirali, pregiudizi, pettegolezzi, meschinità … principi semplici quanto assolutamente inderogabili …”
A dimostrazione che semel scout, semper scout è possibile, per tutti.
Grazie, David!
Giovanni Franchi de’ Cavalieri